Eccolo, è nato ed è fresco di stampa, con quell’inconfondibile profumo d’inchiostro e di carta tanto caro ai romantici della parola e della comunicazione.
PROMUOVERE Persone Culture Territori è una pubblicazione nuova, molto più che una nuova pubblicazione: è l’evoluzione editoriale di un importante progetto formativo nell’ambito del giornalismo e soprattutto delle tecniche di scrittura e della comunicazione che da dodici anni sviluppiamo nelle scuole del Piemonte, di varie altre parti d’Italia e, dal 2016, anche nelle scuole del nostro territorio.
Il progetto non ha l’ambizione di formare dei giornalisti, bensì piuttosto un duplice e, a nostro avviso, più importante obiettivo: da un lato contribuire a far crescere i ragazzi nella capacità di osservare e analizzare la realtà, dall’altro poter raccontare il territorio in modo nuovo, anche con le loro voci, dando loro la possibilità di scrivere su una testata giornalistica vera e propria e di essere seguiti, oltre che dai Docenti delle scuole, da un gruppo di professionisti della comunicazione e dell’informazione.
In questo numero – e in quelli che seguiranno – accanto agli articoli dei nostri giornalisti ne trovrete alcuni redatti dalle ragazze e dai ragazzi delle scuole che partecipano a questo progetto. Insieme vi racconteremo persone, culture e territori come gli altri non ve li raccontano. Non è presunzione, la nostra, tutt’altro: è una promessa che facciamo a noi stessi, ai nostri ragazzi e soprattutto ai lettori, altrimenti questa pubblicazione non avrebbe ragione di esistere. Guideremo i ragazzi attraverso i nuovi modelli dell’informazione e della comunicazione, insegnando loro a padroneggiare le tecniche dei nuovi media senza farsene dominare ma, al contrario, sfruttandone appieno le enormi potenzialità. Nuovi modelli, che non siamo certo noi a scoprire ma che abbiamo il dovere professionale di alimentare, lontani tanto dall’urlo sensazionalistico e incontrollato di un’informazione social usa e getta, quanto dai riferimenti di un giornalismo locale che fatica a rinnovarsi per mancanza – forse prima che di lettori – di risorse e professionalità.
Per questo motivo, cari Lettori, PROMUOVERE Persone Culture Territori è fatto (anche) dai ragazzi ma si rivolge a voi. Ci piacerebbe che vi prendeste del tempo per sfogliare questa rivista, per leggerne gli articoli, che in alcuin casi sono assai più lunghi di quelli che normalmente trovereste su un quotidiano o su un settimanale locale. È una scelta precisa, la nostra, perché nell’era dei tweet, dei messaggi vocali, dei post che commentano un’immagine, ma anche delle tante fake news che trovano terreno fertile nella necessità di star dietro alla rapidità della comunicazione, il nostro è un invito a riappropriarsi – a riappropriarci – della possibilità di leggere una storia, possibilmente ben scritta, prendendosi tutto lo spazio (e il tempo) necesssario per assimilarla. Non ci interessano le “ultime ore”, puntiamo piuttosto alle ore di qualità. Questo cerchiamo di insegnare ai ragazzi, questo intendiamo offrire a voi.
PROMUOVERE Persone Culture Territori si autofinanzia, non riceve alcuna forma di contributi e benefici pubblici (anche i corsi e i laboratori che ProgrEdit svolge nelle scuole del territorio sono del tutto gratuiti), ma poggia esclusivamente sul sostegno determinante degli Inserzionisti, che ringraziamo per la fiducia concessa a ProgrEdit nel contribuire alla pubblicazione di questo primo numero pur senza aver potuto visionare alcuna copia precedente e con i quali intendiamo instaurare una relazione di partnership che va oltre il semplice rapporto inserzionista-editore.
Mentre ci godiamo il piacere di toccare e sfogliare noi stessi le copie fresche di stampa del primo numero di questa edizione locale, è doveroso (ma è soprattutto un piacere) ringraziare il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Maria Montessori”, Aniello Serrapica, e i corpi insegnanti della Costa e della Remmert, in particolare le professoresse Maria Grazia Perello, Giovanna Valezano, Ivana Battistini, Maria Pia Re e Maura Ferrando, per aver creduto in noi e nel nostro progetto. Un ringraziamento speciale, però, va ai ragazzi delle due scuole. Perché non potete immaginare, cari Lettori, quanto sia bello lavorare con loro. E soprattutto perché è vero che noi abbiamo l’ambizione di insegnare loro qualcosa, ma intanto abbiamo la certezza di imparare da loro moltissimo.
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